Acquacanina

ComuneAcquacanina (MC)
PeriodoVI sec.
ClassificazioneCastello murato
Altitudine734 s.l.m.
Posizionehttps://goo.gl/maps/wU1jwJFPdnG4L6E46

Storia

L’etimologia del nome Acquacanina ha origine dalla fusione dei due elementi “acqua” e “cane”. Così com’è abbondante l’acqua nel territorio, è altresì evidente il richiamo al cane per indicare come il luogo sia posto a guardia dell’alta Valle del Fiastrone.

VI secolo

Secondo il Marinangeli l’origine del castello sembra derivare da un antico insediamento longobardo del VI secolo. A conferma di tale ipotesi ricorda che l’antica chiesa del castello, ora ridotta a rudere, è dedicata a S. Michele, l’arcangelo protettore dei longobardi.
Nello stesso periodo nella vallata del Rio Sacro, dominata dal Monte Rotondo e dal Monte Val di Fibbia, si insediarono i monaci benedettini. I religiosi, a quota 1.000 mt. di altitudine fondarono, in un luogo impervio accidentato e solitario, l’Abbazia di San Salvatore di Rio Sacro.

977

Acquacanina fu feudo del conte Manardo di Sigfredo di Manardo (che ha dato il nome a Castel Manardo) di cui si ha memoria in un documento del 977. Rimarrà sotto la dipendenza dei suoi eredi rimase fino al 1284.

1192

Nella Bolla Pontificia del 1192 Papa Celestino III pone l’Abbazia di San Salvatore di Rio Sacro sotto la diretta protezione dello Stato Pontificio, favorendo così lo sviluppo dei Benedettini. Infatti, nel pieno del suo splendore, nel 1284 l’Abbazia di San Salvatore cominciò ad acquistare in modo graduale il “Castrum Acquae Claninae”, il territorio di Acquacanina, fino a quella data appartenuto ai Manardi, una nobile famiglia di origine longobarda che dal IX secolo dominò vasti territori marchigiani ed umbri.

XIII secolo

All’inizio del XIII secolo i Phinaguerra cedono alla famiglia Giberti due parti nel borgo di Acquacanina, la metà della torre di detto castello, nonché tutti i diritti sul castello di Fiastra e su tutti i beni pubblici. La dominazione dei Giberti durerà circa tre secoli. Molto probabilmente risale a questo periodo la ricostruzione del castello che troveremo descritto in un atto del 1287.
Nello stesso periodo nella frazione di Vallecanto i Signori di Varano, edificarono su di un promontorio tra il verde dei boschi, il Castello in seguito conosciuto con il nome di Castello di Varano o Castello di Vallecanto di cui oggi rimangono solo alcuni ruderi con all’interno la Chiesa di Santa Margherita.

1240

Nel privilegio del Cardinale Sinibaldo Fieschi per le franchigie comunali concesse ai camerinesi, compare: “Acquacanina”.

1280

Con atto notarile del 22 gennaio 1280 Guglielmo di Bertoldo di Falerone, vende a Giacomuccio di San Maroto i suoi beni situati ad Acquacanina, Bolognola e Podalla. Giacomuccio diventa proprietario della torre, del palazzo, del girone, del borgointero.
Secondo il Marinangeli l’attuale torre campanaria apparteneva all’antico castello e fu costruita nello stesso periodo.

1287

In un atto notarile del 1287 rogato dal notaio imperiale Agneli De Tostis, la contessa Risabella di Falerone, della famiglia Giberti e sposa di Bonoconte Rinaldo di Trasmondo di S. Angelo in Pontano, cede a Dom. Bonaventura, abate di Rio Sacro, insieme ad altri beni, la quarta parte del cassero, del Castello, del podio di Acquacanina con la quarta parte della torre, del palazzo, delle case, delle mura del detto castello, posto nella Diocesi di Camerino . E’ questa la prima descrizione del castello di Acquacanina. Il Marinangeli identifica tale castello con l’attuale frazione di Campicino e il cassero coi resti della torre Bucci. Anche l’attuale torre campanaria apparteneva al castello. Il palatium lo identifica invece nella casa di proprietà Reversi che fino al 1920 circa conteneva ancora una cappella gentilizia.complesso di appartenenza

1349

Il 20 novembre 1349 diciotto famiglie di Acquacanina versarono 55 fiorini ciascuna ai monaci di Rio Sacro e comprarono la loro libertà. Si costituì il libero comune che fece parte dello Stato della Chiesa anche se era parte integrante del Ducato di Camerino.

1356

La “Descriptio Marchiae” del Cardinale Egidio Albornoz, tra i castelli e le ville della città di Camerino elenca: “Castrum Acquecanine” e “Villa Castri Manardi”.
Fra le città e le terre tenute senza “titolo et vicariato” troviamo “Tolentinum, Sanctus Genesius et Castrum Manardi – perd dominum Radulfum de Camereno”.
I recenti studi di E. Saracco Previdi hanno spostato questa data al 1363.

1429

Innanzi al vescovo, i quattro figli di Rodolfo III da Varano si dividono a sorteggio amichevole il dominio di Camerino, Acquacanina è assegnata a Gentilpandolfo.

1468

Nel diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano troviamo: “Castrum Acquecanine”.

1502

Nell’inventario borgesco del Ducato è nel “Terzero di Murrupto Muralto et Cisterna” così segnalata “Acquacanina è castello murato ha fochi n. 131”.

Dopo i Da Varano

Il Marinangeli parlando di alcuni verbali del Consiglio Comunale del XVII secolo dice che erano convocati dal suono delle campane della torre civica. Non è possibile dire quando avvenne il cambio di destinazione d’uso (forse poco dopo la costituzione in libero Comune) e se a quel tempo la torre fosse ancora integra.

per una mulattiera sassosa… risalendo le pendici del monte Vallefibbia… a circa cinque chilometri da Acquacanina… sono visibili le tracce dell’antico monastero di San Salvatore

G. Boccanera

Il castello di Acquacanina fu soggetto all’antica Abbazia benedettina che ebbe il Monastero a S. Salvatore di Rio Sacro alle radici del monte Vallefibbia. Il Turchi lo dice forse fondato S. Romualdo o da lui riformato. Dato in commenda nel 1500 ne era Abate commendario Fabrizio Varano Vescovo di Camerino, forse il primo, secondo lo stesso Turchi, che lo ebbe a tale titolo. Rovinarono poi il Monastero ed il tempio, ed il titolo abbaziale e parrocchiale passò all’attuale chiesa di S. Maria del Meriggio…

R. Romani

Per circa dieci secoli tutta la vita civile gravitò intorno alla badia, l’importanza della quale si rileva dalle nove chiese dipendenti sparse a largo raggio, fino a Sanginesio, Macerata, Recanati. Tutta la valle del Fiastrone fu bonificata dai monaci. Il monumento più insigne è la chiesa romanica, eretta con cripta verso il mille. Ivi tavole di Durante Nobili, Andrea de Magistris e tele di Camillo Angelucci e Luigi Valeri.

A. Bittarelli

Come raggiungerlo

Struttura

Vecchio testo

complesso di appartenenza – origini del castello – secolo VI – Il Marinangeli fa derivare il castello da un antico insediamento longobardo. A conferma di tale ipotesi ricorda che l’antica chiesa del castello, ora ridotta a rudere, è dedicata a S. Michele, l’arcangelo protettore dei longobardi.campana – lavori di riparazione – secolo XVIII – In una riunione del Consiglio Comunale di Acquacanina del 1783 si stanziano 0,70 lire per riparare il vecchio battaglio della campana e nello stesso tempo si disponeva l’acquisto di uno nuovo da sessanta libre.intero bene – passaggio di proprietà – secolo XIII – Con atto notarile del 22 gennaio 1280 Guglielmo di Bertoldo di Falerone, vende a Giacomuccio di San Maroto i suoi beni situati ad Acquacanina, Bolognola e Podalla. Giacomuccio diventa proprietario della torre, del palazzo, del girone, del borgointero bene – costruzione – secolo XIII – Secondo il Marinangeli l`attuale torre campanaria apparteneva all`antico castello e fu costruita nello stesso periodo.carattere generale – costituzione del Comune – secolo XIV – Il 20 novembre 1349 diciotto famiglie di Acquacanina versarono 55 fiorini ciascuna ai monaci di Rio Sacro e comprarono la loro libertà. Si costituì il libero comune che fece parte dello Stato della Chiesa anche se era parte integrante del Ducato di Camerino.intero bene – uso – secolo XIV – Il Marinangeli parlando di alcuni verbali del Consiglio Comunale del XVII secolo dice che erano convocati dal suono delle campane della torre civica. Non è possibile dire quando avvenne il cambio di destinazione d’uso (forse poco dopo la costituzione in libero Comune) e se a quel tempo la torre fosse ancora integra.intero bene – demolizione e ricostruzione della parte superiore – secolo XVIII – Le fonti storiche non documentano la data della demolizione della parte superiore della torre. Molto probabilmente ciò avvenne poco prima della sua ricostruzione documentata da una mattone posto sul prospetto nord e recante la data 1731. Tale data potrebbe indicare anche un semplice restauro di tale parte.complesso di appartenenza – descrizione del castello – secolo XIII – In un atto notarile del 1287 rogato dal notaio imperiale Agneli De Tostis, la contessa Risabella di Falerone, della famiglia Giberti e sposa di Bonoconte Rinaldo di Trasmondo di S. Angelo in Pontano, cede a Dom. Bonaventura, abate di Rio Sacro, insieme ad altri beni, la quarta parte del cassero, del Castello, del podio di Acquacanina con la quarta parte della torre, del palazzo, delle case, delle mura del detto castello, posto nella Diocesi di Camerino . E’ questa la prima descrizione del castello di Acquacanina. Il Marinangeli identifica tale castello con l’attuale frazione di Campicino e il cassero coi resti della torre Bucci. Anche l’attuale torre campanaria apparteneva al castello. Il palatium lo identifica invece nella casa di proprietà Reversi che fino al 1920 circa conteneva ancora una cappella gentilizia.complesso di appartenenza – origini del castello – secolo X – Acquacanina fu feudo del conte Manardo di Sigfredo di Manardo (che ha dato il nome a Castel manardo) di cui si ha memoria in un documento del 977.complesso di appartenenza – passaggio di proprietà e costruzione – secolo XIII – All`inizio del XIII secolo i Phinaguerra cedono alla famiglia Giberti due parti nel borgo di Acquacanina, la metà della torre di detto castello, nonché tutti i diritti sul castello di Fiastra e su tutti i beni pubblici. La dominazione dei Giberti durerà circa tre secoli. Molto probabilmente risale a questo periodo la ricostruzione del castello che troveremo descritto in un atto del 1287.

Fonti

https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/70226/Torre-del-Castello-di-Acquacanina
https://www.sibilliniweb.it/citta/acquacanina-la-storia-del-comune/
https://www.iluoghidelsilenzio.it/borgo-di-campicino-acquacanina-mc/

Bibliografia

Il Sistema di difesa dello Stato di Camerino – Massimo Costantini

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