Comune | Fiuminata (MC) |
Periodo | 1337 |
Classificazione | Rocca |
Altitudine | 668 m.s.l.m. |
Posizione | https://goo.gl/maps/RvBHfoFdtjicw5k89 |
Indice
Storia
Cenni Storici
…a circa 6 chilometri dal capoluogo Fiuminata (Massa), procedendo verso W., si incontra il villaggio di Spindoli… In questo punto la linea dei monti che fiancheggiano la riva del fiume (Potenza) forma una insenatura in mezzo alla quale si innalza un breve sprone… Sulla vetta di questo sprone si vedono le rovine della rocca di Spinoli che dal basso sembrano
B. Feliciangeli
addossate alla roccia.
Sovrastano di quasi 200 metri al villaggio e vi si arriva con tre quarti d’ora di salita non aspra per una mulattiera che gira sul monte, o, con minor tempo, pel ripido sentiero, che quasi in linea retta si arrampica sulle rupi dello sprone in direzione della rocca.
La quale, orientata da W. a E. con l’estremità superiore ad W., ha ai lati N. e S. i pendii dirupati dello sprone terminanti in piccoli burroni… A tergo del fortilizio (lato W.) è una vera immane muraglia di roccia sulla quale fu eseguito un taglio artificiale di pochi metri di altezza verosimilmente dal fondatore della rocca per isolarla dal monte. I ruderi maggiori consistono nella torre quadrata – alta ora poco più che 10 metri – decapitata e qua e là squarciata anch’essa, e in una piccola parte del fabbricato rettangolare appoggiato alla torre dal lato di E. e diviso in più scomparti, alcuni dei quali sotterranei e coperti a volta…
L’insieme dei resti della rocca di Spinoli, per la presenza della roccia nuda a picco che le sta a ridosso, dà l’impressione di una specie di strana, ma piena, fusione dell’opera umana coll’opera della natura e quindi di una solidità che sfida i secoli, benché la lenta azione distruttrice del tempo sia fatta ora più rapida e funesta dalle devastazioni dei piccoli pastorelli di Spinoli – che adunano spesso lo scarso gregge nello spazio interno della torre – ignari, come le loro pecorelle, dei propri atti vandalici
XI secolo
Le origini del manufatto possono esser fatte risalire al sec. XI e a questo periodo appartiene il primo corpo del palatium.
In B 03000180 la costruzione della rocca è fatta risalire al sec. XIII, mentre in B 03001644 e in B 030001338 il termine è posticipato al secolo successivo.
Il costruttore è ignoto.
XII secolo
Nel corso del sec. XII si realizza probabilmente la cinta muraria esterna.
XIII secolo
Nel sec. XIII si realizza la torre a completamento dell’intera struttura.
1308/1318
La rocca è menzionata in documenti del 1308 e del 1318, anno del testamento di Rodolfo II Varano che lascia il bene ai suoi eredi.
1337
II 16 luglio di questo anno un certo Filippo di Giacopuccio da Caselletta vende a Giovanni da Varano di Rodolfo i possessi della rocca di Spindoli ed ogni ragione su di essa. I da Varano continuamente la rafforzano per chiudere la via sul Potenza e contrastare eventuali invasioni provenienti dalla valle di Somaregia e Campottone.
1356
La “Descriptio Marchiae” del Cardinale Egidio Albornoz, tra i castelli e le ville della città di Camerino non elenca la Rocca di Spindoli che troviamo così menzionata: “Rocha Spimuli, tenentur per filios Fidesmidi de Varano”.
La rocca è quindi elencata tra i possedimenti dei Varano nel Comune di Camerino, ma nello stesso tempo è ascritta al Ducato di Spoleto.
I recenti studi di E. Saracco Previdi hanno spostato questa data al 1363.
1468
Il diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano cita: “Arcem Spinuli.
1502
Nell’inventario borgesco del Ducato è nel “Terzero de Mezo” cosi segnalata: “La Roccha de Spinuli se guarda”.
1515
Figura fra le tredici rocche del contado di Camerino citate nella bolla di investitura di Leone X a Giovanni Maria da Varano.
XVI secolo
A partire dal sec. XVI la rocca, persa la sua funzione, viene progressivamente abbandonata.
XX secolo
Il terremoto del 19 settembre 1979 lesiona gravemente la torre.
Nel 1981 si restaurano le murature della rocca.
Il terremoto del 26 settembre 1997 danneggia la rocca.
Come raggiungerlo
Quando dopo Passo Cornello si scende a valle e si percorre la verde “fiuminata”, dove il Potenza scorre tranquillo e ben arginato circondato da alti e boscosi pendii, desta sempre meraviglia l’imponenza dei bastioni rocciosi quasi verticali, che come un grande anfiteatro sovrastano Spindoli. E lì, sopra un alto sperone, come una perla incastonata nella sua conchiglia, è la Rocca di Spindoli, che dal fondovalle difficilmente si scorge al primo sguardo, essendo costruita con le pietre calcaree tagliate dalle rocce che le stanno alle spalle e che la mimetizzano.
Struttura
E poi parliamo dei ruderi della Rocca, una torre monca alta una decina di metri e di un alto muro del palatium, risultato di poca storia iniziata tra XI e XII secolo e continuata con i Varano che vi tenevano una guarnigione, e di tanto oblio dal XVI secolo in poi, quando venne abbandonata a se stessa, alle intemperie ed ai terremoti. Le pietre ed i conci dei 260 metri delle sue mura perimetrali sono state asportate per anni per costruire le case del paese a valle. Il 19 Novembre del 1995, durante un’escursione del CLUB ALPINO ITALIANO – Sezione di Perugia G. Bellucci, donne di Spindoli vendevano marmellate per reperire fondi da destinare al restauro della Rocca e pochi mesi dopo se ne vide il risultato, con la messa in sicurezza dei ruderi e con la sistemazione della tabellazione esplicativa, del cortile e della strada per arrivarci.
Fonte:
http://www.iluoghidelsilenzio.it/rocca-di-spindoli-fiuminata-mc/
http://www.beniculturali.marche.it/Ricerca.aspx?ids=65475
Bibliografia:
Il Sistema di difesa dello Stato di Camerino – Massimo Costantini