Comune | Fiuminata (MC) |
Periodo | XI sec. |
Classificazione | Rocca |
Altitudine | 764 m.s.l.m. |
Posizione | https://goo.gl/maps/xYAb3Zf8vNCfjHVM6 |
Detta anche Roccaccia Lori o Rocca di Laverino.
Chi risale il Fiumetto scorge la rocca librata nello spazio e dominante l’angusta valletta e la suppone eretta su una clevazione tulta isolata all’intormo, ma chi le si appressa per la strada che, dipartendosi dalla Caprareccia, gira sul fianco del monte e discende verso le sorgenti del ruscello, la vede sorgere sopra un modesto aggetto circondato da ben maggiori alture. Quei grandiosi ruderi quasi nascosti fra i boschi, rivestiti per gran parte di folta edera e assaliti, si direbbe, dalla flora locale… fanno l’impressione di qualcosa di strano e di remoto… Lo sprone su cui si eleva la rocca protende da Est ad Ovest: ha pendii scoscesi, ma precipita a dirupo solo dal lato Nord. Sulla roccia, che in questo lato scende a picco e in quello Ovest sporge più visibile dal suolo, ma con minore inclinazione, fu costruita la fortezza in forma di rettangolo e colla medesima direzione dello sprone.. L’ubicazione singolare, la grandiosità dei ruderi, l’ampiezza della cinta e l’eleganza di qualche particolare architettonico fanno che queste rovine emanino un intimo fascino onde chi le vide più non le dimentica …
B. Feliciangeli
… Proseguendo nel risalire il corso del Potenza, questo si attraversa su di un ponte detto delle pecore e, dopo percorso un altro chilometro, si trova Il ponte Fiurnetto, gettato sul rio dello stesso nome, che sbocca sulla destra del Potenza. Rimontando questo rio per un sentiero assai ripido dopo circa mezz’ora di cammino, si giunge alle rovine della rocca di S. Lucia, che fu dei Cavalca già nominati. I ruderi di essa ancora rilevanti interessano l’artista per la suggestione del paesaggio su cui spiccano, e lo studioso per i suoi caratteri costruttivi.
R. Romani
In un’ampia cinta che chiude da tre lati la rocca sono la torre alta circa venti metri ed i resti del corpo di fabbrica ad essa aderente.
La rocca venne fondata nel 1020 da Rodolfo di Monaldo III dei Conti Longobardi di Nocera, che a quel tempo avevano la giurisdizione sul territorio. Agli inizi del XIII secolo risulta appartenere ai Cavalca, una delie famiglie di nobili feudatari che possedevano le strutture edilizie più importanti della vallata. Nel 1327 fu venduta dall’ultimo discendente maschile della famiglia, Jacobuccio, a Gentile di Berardo Varano di Camerino. Con la decadenza dei Varano, tutti i loro beni nel 1545 passarono alla Santa Sede. Gli ultimi proprietari furonoi Lori. Dell’antica struttura, in pietra calcarea bianca, si conservano la torre e una parte del palatium: la prima venne costruita probabilmente nell’XI secolo insieme alla cinta muraria esterna, a scopo difensivo e militare, e raggiungeva i venti metri d’altezza. A una fase successiva invece risale il palatium, residenza dei nobili feudatari, costruito in momenti diversi: un primo corpo venne addossato alla torre dai Cavalca nel XII secolo quando già probabilmente abitavano il fortilizio, per dotarsi di una residenza più comoda; alla fine del XIII secolo invece risale il fabbricato in cui si apre la porta di accesso al palatium, che è la parte più elegante e meglio conservata: si notano il portale di ingresso ad arco acuto, monofore ad archetto trilobo e un’ampia sala al pianterreno coperta da volta a botte.
XI secolo
La rocca di Santa Lucia si fa risalire a Rodolfo di Monaldo III da Somaregia dei conti di Lucera.
1212
La prima menzione di “nobiles de Rocca” da noi conosciuta è quella di Raniero Malcavalca che compare tra i consoli di Matelica.
1220
Lo stesso Raniero appare in una carta fabrianese come consorte di altri nobili.
1252
Il 3 febbraio Fabriano ottiene contro i Cavalca una sentenza di condanna dal rettore della Marca. Il 5 giugno i Cavalca con i castellani di SOmaregia e i Bolgarelli di Cluiano invocano la protezione del rettore pontificio del Ducato di Spoleto.
1253
Il 23 maggio Raniero e Cavalca di Ruggero della Rocca di Santa Lucia, Riguccio di Rinaldo da Muccia signore di Poggio Sorifa, Brescia e Laverino, insieme con i signori di Cluiano e di Somaregia, fanno atto di obbedienza a Perugia.
1263
Gentile I da Varano e Ranieri della Rocca di Santa Lucia guidano i camerinesi alla riconquista della città ancora in mano ai ghibellini.
1283
I Cavalca della Rocca di Santa Lucia vendono a Camerino i diritti su Fiuminata.
1327
La Rocca di Santa Lucia è venduta per 1000 denari ravennati da Guidobuccio di Matteo Cavalca a Gentile di Berardo da Varano.
1355
Atto di donazione “inter vivos” della Rocca da Gentile II da Varano al nipote Giovanni.
1356
La “Descriptio Marchiae” del cardinale Egidio Albornoz tra i castelli e le ville della città di Camerino non elenca la ROcca di Santa Lucia che troviamo così menzionata “Rocha Sancte Lucie, tenentur per domini Fidesmidi de Varano”. I recenti studio di E. Saracco Previdi hanno spostato questa data al 1363.
1429
Innanzi al vescovo, i quattro figli di Rodolfo III da Varano si dividono a sorteggio amichevole il dominio di Camerino, Rocca Santa Lucia è assegnata a Piergentile.
1468
Nel diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano troviamo: “Arcem Sanctelucie”.
1502
Nell’inventario borgesco del Ducato è nel “Terzero de Mezo” così segnalata “La Roccha de sancta Lucia se guarda”.
1515
Figura tra le tredici rocche del contado di Camerino citate nella bolla di investitura di Leone X a Giovanni Maria da Varano ed avrà un castellano fino alla devoluzione dello Stato di Camerino alla Chiesa
Indice
Come raggiungerlo
Struttura
Fonte:
https://www.iluoghidelsilenzio.it/rocca-di-santa-lucia-fiuminata-mc/
http://www.comune.fiuminata.mc.it/
http://zuzzurellandotramarcheeumbria.blogspot.com/2015/11/fiuminata-rocca-slucia.html