Rocca Colonnalta

ComuneSan Ginesio (MC)
Periodo
Classificazione
Altitudine
Posizionehttps://goo.gl/maps/Tr1xbqSaBZ5pU1qi8

Storia

Sul termine Colonnalta sono state avanzate due ipotesi, la prima fa riferimento ad un precedente toponimo della zona qui chiamata Colonnari che può richiamare la presenza di colonne o pilastri usati come termini agrimensori di confine, oppure derivi da colonare/colonatus ovvero terra condotta da coloni di derivazione romana.
L’edificio con le caratteristiche torri circolari si sospetta essere una ristrutturazione di un castello preesistente e di proprietà dei Conti Offoni, affini dei Mainardi proprietari fin dal 1045 quando il conte Bernardo Offoni concede al Monastero di S. Michele di Pian di Pieca, una parte di selva montana e mulino in “Valle Colonnari”.
La primitiva fortificazione poteva essere una torre con recinto di tipo curtense, trasformata nei secoli nella forma del castello attuale.
La costruzione definitiva viene collocata, nella seconda metà del secolo XII o nei primi anni di quello successivo ad opera degli stessi signori di Brunforte a presidio dei propri beni in una zona che aveva come confinante il comune di San Ginesio in quel periodo in forte e rapida espansione territoriale.
La proprietà dei Brunforte di Sarnano, fu di un periodo molto limitato, forse solo per una sessantina di anni, e nel 1265 fu attaccato e in parte distrutto dal Comune di San Ginesio, che ne rivendicava il possesso. Le rivendicazioni saranno continue anche negli anni successivi finché il Comune di San Ginesio non lo acquisterà definitivamente nel 1330 mettendo fine alle controversie con i Brunforte.
Dalla seconda metà del XIV secolo e fino ai primi decenni del XV la rocca di Colonnalta, strategicamente importante per la sua posizione, è nelle mani dei Varano signori di Camerino e di numerose altre località, tra le quali San Ginesio, in maniera quasi ininterrotta. Passò nelle mani di Francesco Sforza durante il suo decennio di dominio nella Marca tra il 1433 e il 1443, fino a quando il castello e la rocca di Colonnalta torneranno nel pieno dominio di San Ginesio.
La rocca, tuttavia, continuava a mantenere ancora la sua importanza, infatti Innocenzo VIII con breve del 23 marzo 1487 concede ai ginesini di applicare per tre anni il denaro da versare per “in arcis Colunnati reparationem” ( riparare la Rocca ).
La Rocca di grande interesse strategico e militare per oltre due secoli, perderà mano a mano la sua importanza tra il Cinquecento e il Seicento.
Nel 1664 Il comune di San Ginesio, essendo la Rocca completamente abbandonata, ne autorizza l’uso dei materiali per il restauro della chiesa di S. Maria di Pieca e per questo motivo tutta la prima cinta muraria esterna è ridotta a pochi metri in elevato rispetto alla fondazione.
Anche la vicina frazione Rocca è stata costruita utilizzando il materiale del vicino castello e questo a detta degli abitanti della frazione fino ai primi anni cinquanta, quando rotolavano le pietre dalla parte a monte della Rocca fino al campo pianeggiante sottostante per poi trasportarle con i carri nella vicina frazione.
Va ricordato anche alcune parti distrutte della torre nord-ovest verso Coldipietra sono derivate al gioco dei militari durante l’ultima guerra che sparavano con artiglierie, dalla collina di Coldipietra su questa torre, usata come bersaglio, tanto per passare il tempo e questo è quanto riportano i racconti degli abitanti della frazione Rocca.

Come raggiungerlo

Struttura

Fonte:
http://www.iluoghidelsilenzio.it/rocca-di-colonnalta-san-ginesio-mc/
http://www.roccacolonnalta.it/
http://www.luoghidelsilenzio.it/marche/07_castelli/03_macerata/00038/index.htm

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