Poggio Sorifa

ComuneFiuminata (MC)
Periodo
Classificazione
Altitudine552 m.s.l.m.
Posizionehttps://goo.gl/maps/JR3vKpjMbADQVUVQA

Storia

Nel territorio di Fiuminata crebbero alcuni insediamenti umani già nell’età del bronzo o alla fine del neolitico come testimoniano alcuni sporadici rinvenimenti di cocci, carboni o punte di frecce in varie località.
Tuttavia, la prima presenza umana documentata di un certo interesse è la statio Romana di Dubios posta nella Valle del Frate al confine fra il Comune di Fiuminata e Nocera Umbra.
La strada romana che passava per Dubios scendeva lungo la vallata ed arrivava fino a Pioraco dove superava il Potenza sopra il ponte Marmone tuttora esistente. La strada era conosciuta come Camellaria, diramazione dell’antica Via Flaminia nel tratto Nuceria – Dubios – Prolaqueum – Settempedana (itinerario di Antonino Pio – imperatore romano dal 138 al 161).
In epoca romana non sono documentati nella zona altri insediamenti.
Con la decadenza dell’Impero Romano venne meno anche Dubios i cui abitanti probabilmente si rifugiarono in villaggi posti sulle alture circostanti.
Nei pressi di Dubios sorse una Pieve, forse utilizzando i materiali dell’antica statio, come continuità cristiana del vecchio insediamento.
La Pieve di S. Maria di Dubios più tardi detta di Orve, documentata a partire dal 1246, si trovava lungo il fiume Potenza, nel tratto posto fra il Ponte delle Pecore ed il Ponte Fiumetto e scomparve fra il XVII ed il XVIII secolo. Di essa oggi non restano più tracce.
Durante il Medioevo, più precisamente fra il X e il XI secolo il territorio di Fiuminata era sotto la giurisdizione del Conte longobardo di Nocera.
Da quest’autorità furono fatte costruire alcune delle strutture edilizie più importanti della vallata.
Fra queste ricordiamo le rocche di Cluiano, S. Lucia, Somaregia, Orve, Spindoli.

Queste terre, probabilmente, conobbero alcuni insediamenti umani già nell’età del bronzo o alla fine del neolitico come testimoniano alcuni sporadici rinvenimenti di cocci, carboni o punte di frecce in varie località.

Tuttavia, la prima presenza umana documentata di un certo interesse è la statio Romana di Dubios posta nella Valle del Frate al confine fra il Comune di Fiuminata e Nocera Umbra.
La strada romana che passava per Dubios scendeva lungo la vallata ed arrivava fino a Pioraco dove superava il Potenza sopra il ponte Marmone tuttora esistente.

In epoca romana non sono documentati nella zona altri insediamenti. Con la decadenza dell’Impero Romano venne meno anche Dubios i cui abitanti probabilmente si rifugiarono in villaggi posti sulle alture circostanti.

Nei pressi di Dubios sorse una Pieve, forse utilizzando i materiali dell’antica statio, come continuità cristiana del vecchio insediamento.

La Pieve di S. Maria di Dubios più tardi detta di Orve, documentata a partire dal 1246, si trovava lungo il fiume Potenza, nel tratto posto fra il Ponte delle Pecore ed il Ponte Fiumetto e scomparve fra il XVII ed il XVIII secolo. Di essa oggi non restano più tracce.
Durante il Medioevo, più precisamente fra il X e il XI secolo il nostro territorio era sotto la giurisdizione del Conte longobardo di Nocera. Da quest’autorità furono fatte costruire alcune delle strutture edilizie più importanti della vallata.

Fra queste ricordiamo le rocche di Cluiano, S. Lucia, Somaregia, Orve, Spindoli.
Alcune di queste rocche con una porzione di territorio furono il possesso feudale di nobili famiglie alle quali apparteneva tutta la vallata.

I Bulgarelli a Cluiano (l’odierna Casaluna), i Cavalca, a S. Lucia (l’odierna Rocca di Laverino o Lori), i nobili discendenti dai Conti di Nocera a Somaregia. Essi erano i padroni di Fiuminata e del suo territorio e tali rimasero finche i Comuni vicini in espansione non acquistarono i loro possessi.

Così nel 1283 i Cavalca dovettero vendere la loro parte di diritti su Fiuminata al Comune di Camerino per la somma di 2100 lire di Denari e lo stesso dovettero fare per la propria parte i Bulgarelli di Cluiano e Cante Gabrielli di Gubbio per il prezzo di 2300 lire.

Da questa data la giurisdizione sul territorio passò al Comune di Camerino, mentre per la Valle di Campodonico i Signori di Somaregia si sottomettevano a Fabriano nel 1271 e nel 1288 Francesco di Bartolo di Somaregia vendette al Comune di Camerino la montagna di Bufeto.

Per i secoli XII e XIII inoltre, ricordiamo alcune brevi notizie di un certo rilievo. La prima è del 19 settembre 1179, quando Cristiano di Magonza, cancelliere imperiale di Federico Secondo fu sconfitto e catturato da Corrado di Monferrato sotto una rupe detta di S. Cristina.

Secondo il Boccanera, tale rupe corrisponderebbe allo sperone posto fra S. Cassiano e Pontile, nel luogo detto oggi ”la torretta”. Tale interpretazione sembra discutibile in quanto nei documenti dell’epoca si sostiene che la cattura avvenne presso Pioraco senza ulteriori specificazioni e nella tradizione locale non esiste ricordo alcuno né il toponimo riferito.
Sembrerebbe invece più plausibile identificare la rupe di S. Cristina con quello che attualmente è denominato Colle di Costa Eletta, posto al disopra del Ponte di S. Casciano, che è molto più scosceso e sul quale una tradizione locale vorrebbe che fosse esistito un antico convento femminile.

Nel 1206 poi, attraverso la nostra valle sarebbe transitato l’imperatore Ottone IV diretto a Camerino. A questa notizia si deve aggiungere il terribile terremoto del 1279 che rase al suolo numerosi edifici, provocò gravi disastri e, infine, costrinse i nobili feudatari a sottomettersi a Camerino.

Dopo il 1283 nella Valle del Potenza sorsero lentamente due piccoli “Comuni rurali”, come unità amministrative parzialmente autonome sotto Camerino. Si trattava del Comune di Fiuminata facente capo al Castrum Sancti Johannis e del Comune di Poggio Sorifa.

Il primo, sorto fra il XIII ed il XIV secolo, scelse come sua sede un luogo centrale che forse eresse e fortificò ad hoc, l’attuale frazione di Castello. La sua giurisdizione si estendeva da S. Cassiano fino al Ponte Berardo (nei pressi dell’attuale Bivio d’Ercole) e tale rimase fino l’anno 1816 quando fu unito ad esso il Comune di Poggia Sorifa.

L’altro Comune, sorto presumibilmente intorno al XIII secolo, si estendeva da Ponte Berardo fino al M. Pennino, comprendendo nel suo territorio Orve e la Rocca di S. Lucia.
I due Comuni si amministrarono autonomamente anche quando a Camerino il potere fu assunto dai Varano.

Di epoca medievale possediamo gli Statuti del Comune di Poggio-Sorifa ed alcuni verbali i “Consigli Comunali” del Comune di Fiuminata.

Da questi verbali si comprende che il Comune di Fiuminata aveva una parziale autonomia che, dal momento in cui i Varano assunsero il potere a Camerino, fu più limitata.
Il Comune di Poggio-Sorifa era più autonomo, essendo definito negli Statuti camerinesi come un luogo “raccomandato” fino al XVI secolo, qualifica che perse in seguito.

Infatti, esso si governava attraverso i suoi codici per le cause minori e doveva riferirsi a Camerino per i reati più gravi. Il podestà del Comune era nominato per entrambi da Camerino.

Con la fine della signoria dei Varano, lo Stato Pontificio assunse direttamente il governo su tutto il territorio. In entrambi i Comuni, tuttavia, rimasero invariate le regole fino l’anno 1816, quando il Comune di Poggio-Sorifa aggregato al Comune di Fiuminata.

Infine la sede comunale di Fiuminata, nel 1872 fu trasferita da Castello (dove era sorta nel XIII secolo) al nuovo capoluogo scelto nel villaggio di Massa. Del periodo in cui i territori restarono sotto lo Stato Pontificio possediamo la documentazione conservata presso la Sezione di Archivio di Stato di Camerino (in modo particolare gli atti notarili, i catasti ed i Libri dei focolari) e presso l’Archivio comunale di Fiuminata.

In quest’ultimo archivio, a causa della distruzione delle carte e pergamene antiche risalenti fino al sec. XV, i più antichi documenti attualmente conservati risalgono all’inizio del XIX secolo, tranne tre volumi (i soli superstiti da vari trafugamenti) contenenti i verbali dei Consigli comunali del XVIII secolo.

X/XI secolo

“Dubios” fu rinnovato nel castello di Gista situato sulla cima dell’alto monte di tal nome, circa un miglio lontano dal luogo presumibile ove sorgeva l’antica “Dubios”. Il castello racchiudeva interamente la vetta del monte. A levante di questo castello, nel medesimo monte, mezzo miglio sotto era il Borgo di Varano. Anche l’epoca della distruzione di Gista è ignota.

1257

I signori di Somaregio, Raniero e Cavalca nella rocca di S.Lucia, i signori di Cluiano e Riguccio di Rinaldo da Muccia signore di Poggio Sorifa, fanno atto di obbedienza a Perugia.

1258

Il comune di Camerino ottiene la cessione dei castelli di Poggio Sorifa e Laverino da Riguccio di Rinaldo da Muccia che ne era signore dal 1257 o dagli eredi.

1308

Nell’atto di divisione tra i figli di Monalduccio di Naimerio troviamo tracce di “Dubios”.

1320

Intorno a quest’anno una banda di fuoriusciti ghibellini occupano il castello di Gista e ne fanno una base per incursioni contro le città vicine.

1322

Alla fine di questo anno o al principio del successivo Robertinuccio, alias Nuccio, figlio di Rodolfo I da Varano sorprende il castello di Gista, lo presidia e lo fortifica per poi muovere contro i Nocerini che rifiutano di pagargli 600 fiorini d’oro dovutigli per paghe arretrate.
Rinaldo e Nerio, figli di Monalduccio di Naimerio, insieme con le città di Camerino e Gubbio si fanno garanti della pace tra il comune di Nocera e Nuccio di Rodolfo I da Varano.
In seguito, con la mediazione di Perugia e Camerino, il castello viene restituito a Nocera. Nella documentazione di Camerino Gista risulta parte integrante del territorio di Poggio Sorifa e lentamente andrà a decadere.

1446

L’11 gennaio di questo anno Poggio Sorifa si pone sotto la protezione dei da Varano ed ottiene la conservazione dei privilegi e delle consuetudini.

1468

Nel diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano troviamo: “castrum Podii Surrifi”.

1502

Nell’inventario borgesco del Ducato troviamo: “Beccaria de fori: lu Pogio” e fra i castellani: “Castellano del Poggio”.

1545

Dopo la rinuncia di Ottavio Farnese al ducato lo Stato di Camerino passa sotto il dominio della Chiesa e viene diviso in 100 comunità dipendenti da tre vicariati, Poggio Sorifa passa sotto il dominio della stessa.

1563

Secondo gli “Statuta Populi Civitatis Camerini” Poggio fa parte delle terre raccomandate. Il Cardinale Gianbattista Doria conferma lo statuto del Poggio, solo per le cause criminali si ricorre al magistrato di Camerino.

1572

Il visitatore apostolico mon. Pietro Camiani trova il castello diroccato.

1816

Poggio ah ancora statuti propri, con il riordinamento degli statuti pontifici, effettuato da Pio VII, viene aggregato al comune di Camerino.

Come raggiungerlo

Struttura

Fonte:
https://www.corriereproposte.it/cosa-sapere/fiuminata-la-storia.html
https://piccolestorienellapietra.myblog.it/2014/06/09/quando-loblio-e-un-destino/
https://www.iluoghidelsilenzio.it/citta-di-dubios-fiuminata-mc/
http://www.comune.fiuminata.mc.it/
http://nino-vale.com/fiuminata.htm

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