La famosa Intagliata o Tagliata è la difesa più forte dello stato varanesco di Camerino, ed è costituita da una serie di rocche, torri, fortilizi e castelli, collegati anche da fossati e camminamenti sotterranei che difendono la parte nord del territorio camerte
E. Saracco Previdi
Giovanni Spacalferro (Giovanni Berardo da Varano) è l’artefice dell’Intagliata, la linea di difesa costituita mediante l’abbattimento di alberi e la palificazione per una lunghezza superiore ai dieci chilometri nel comparto settentrionale controllato da Camerino, dalla Porta di Ferro ad Ovest fino alla Torre Beregna ad Est, attraverso le rocche di Lanciano, Torre del Parco, Aiello, collegate mediante segnalazioni a vista.
Oltre la Torre detta Porta di Ferro, da cui erano controllate le saracinesche che regolavano il flusso delle acque oltre la gola di Pioraco, il castello di Lanciano costituisce la prima rocca allineata lungo la barriera difensiva progettata da Giovanni di Berardo.
In precedenza, Lanciano era stato annoverato fra i possedimenti varaneschi nel testamento di Gentile II, redatto il 28 gennaio 1350: si trattava ancora di un borgo rurale, caratterizzato dalla presenza di un mulino.
La rocca fortificata di Lanciano, che un documento del 1468 annovera fra le tredici arces del territorio di Camerino, verrà trasformata in residenza signorile dopo il 1492, quando Giulio Cesare Varano ne fa dono alla moglie Giovanna Malatesta.
Si protende verso Castelraimondo, prossima al corso del Potenza, la poderosa Torre del Parco (nome derivante dal vecchio toponimo di “Torre del Varco”), alta 24 metri, denominata per la sua natura eminentemente difensiva Salvum me fac: accanto ad essa, erano i mulini ed i caseggiati dei contadini, passati al tempo della reggenza di Caterina Cybo alla Confraternita del Sacramento.
Lo sbarramento dell’Intagliata proseguiva verso Est con la Rocca d’Ajello, eretta già al tempo di Gentile I, nella seconda metà del XIII secolo.
L’antica fortificazione era costituita da due torri di avvistamento collegate mediante una galleria.
Giovanni di Berardo ne fece una rocca vera e propria, inglobando i più antichi corpi di fabbrica delle torri in una struttura complessa, allestita poi come palatium da Giulio Cesare Varano intorno alla fine del XV secolo.
La linea di difesa giungeva fino alla Torre Beregna, o Torre Troncapassi, eretta a guardia del territorio prospiciente i bellicosi centri di Matelica e San Severino Marche.
L’intensa attività di fortificazione compiuta fin dal 1350 ad opera di Giovanni di Berardo comprende, oltre alla realizzazione dell’Intagliata, la fortificazione dei castelli di Sentino, di Beldiletto e di Appennino, che a distanza di un secolo saranno oggetto di sistematici interventi di restauro e di trasformazione in residenze fortificate.
1382 – Giovanni da Berardo da Varano detto Spaccalferro costruisce la Intagliata per proteggere la città di Camerino. Così si legge nel Codice Varanesco conservato presso l’Archivio di Stato di Parma: “Item anno domini MCCCLXXXII facta fuit tagliata a truncapasso usque ad castrum Plòraci per dictum dominum Iohannem”.
1499 – Per la sicurezza della signoria l’Intagliata ha ormai poco rilievo e sta decadendo.
1563 – Gli “Statuta Populi Civitatis Camerini”, stampati in questo anno ricordano ancora la linea difensiva.
1971 – Sulla riva sinistra del Potenza viene ritrovata una galleria alta poco più di un metro e lunga una trentina, coperta con volta a botte di pietre squadrate e con il fondo in terra battuta.
Fonte:
http://www.associazioneitalianadellibro.it/site/2015/08/22/il-sistema-di-fortificazione-dello-stato-di-camerino/#
http://new.lecentocitta.it/la-rocca-dajello-cenni-storici/