Cessapalombo

ComuneCessapalombo (MC)
PeriodoIII sec. a.C.
Classificazione
Altitudine447 m.s.l.m.
Posizionehttps://goo.gl/maps/rr1wvuaDsArcEs6p7

Storia

Il nome Cessapalombo deriva dall’unione di due toponimi: “caesa”, “silva caesa” e “palombi” e cioè selva, bosco di Palombo, dove il nome rappresenta un toponimo molto diffuso nella zona.
Vi è anche un’altra ipotesi circa l’origine del nome, che è quella che ha dato origine al simbolo e cioè che il nome derivasse dal fatto che nei boschi del territorio comunale sostassero e vi si trovassero molti palombi.
Sulle origini storiche non ci sono fonti certe, risulta comunque che nell’area sorgeva un centro abitato già dal III sec a.C., e successivamente in epoca romana: resti della “città” sul monte Castro. Del castello di Cessapalombo sorto in epoca successiva e distrutto completamente nel 1799 da un sisma non si hanno notizie, resta solo il perimetro (cinta muraria).
Diversa è la storia del castello di Montalto e dei borghi che sorgono ai suoi piedi. Sorge nei primi anni del 1000 d.C. e dal 1500 segue le vicende dei Varano Di Camerino divenendone un baluardo difensivo posto ai confini del territorio. Il castello, ora ridotto a rudere, presenta tre distinte cinte murarie e al suo interno ha ancora la cisterna d’acqua ed altre grotte. I tre borghi di Villa, Valle e Tribbio sono più recenti. Solo nel borgo di Villa c’è traccia di edifici ed affreschi risalenti alla metà del 1400. Tale borgo nasce come nucleo rifugio dei longobardi e si sviluppa essendo di passaggio per raggiungere il convento-eremo della Grotta dei Frati, tanto che nelle costruzioni di Villa fino a qualche anno fa si potevano vedere nicchie raffiguranti la Madonna con Frati Francescani e/o “Fraticelli” che popolarono il convento fino al 1650 circa.
Ancora diversa è la storia della frazione Monastero, che sorge poco distante dall’Abazia San Salvatore e dalla quale prende il nome. Infatti il borgo segue sempre le vicende della Abbazia Benedettina prima e francescana poi.

1240

Nel privilegio del Cardinale Sinibaldo Fieschi per le franchigie comunali concesse ai camerinesi compaiono: “Cesepalumbum” e “Moricum”.

1282

Rodolfo e Berardo da Varano ne sono i castellani e da qui, lentamente, inizieranno l’annessione di San Ginesio.

1356/1363

La “Descriptio Marchiae” del Cardinale Egidio Albornoz tra i castelli e le rocche della città di Camerino elenca “Castrum Cesepalombi”.

1429

Innanzi al vescovo di Camerino i quattro figli di Rodolfo III da Varano si dividono a sorteggio amichevole il dominio di Camerino, Cessapalombo è concesso a Giovanni II.

1468

Nel diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano troviamo: “Castrum Cessepalombi”.

1502

Nell’inventario borgesco del Ducato è nel “Terzero de Subsancto” così segnalata “Cessapalumbo è castello murato ha fochi n. 78”.

1799

Il terremoto del 1799 distruggerà i castelli di Cessapalombo e Morico.

Come raggiungerlo

Struttura

Fonti

https://passiazzurri.it/cessapalombo
https://www.appenninofotofestival.com/cessapalombo/#:~:text=La%20storia%20di%20Cessapalombo%20ha,%E2%80%9Cmacchia%20tagliata%20di%20Palombo%E2%80%9D.
https://www.corriereproposte.it/cosa-sapere/cessapalombo-la-storia
https://smartapp685.com/area-interna-macerata-cessapalombo/#:~:text=Il%20nome%20Cessapalombo%20deriva%20dall,toponimo%20molto%20diffuso%20nella%20zona.

Bibliografia

Il Sistema di difesa dello Stato di Camerino – Massimo Costantini

Leave a comment

Sito di Manuel Bernardini - Foto e scritti appartengono ai loro autori - Per collaborare info@davarano.it