Castel Santa Maria

ComuneCastelraimondo (MC)
PeriodoXII sec.
Classificazione
Altitudine539 m.s.l.m.
Posizionehttps://goo.gl/maps/mSUBsgDDhhwSvAXCA

Storia

Alle falde del monte Gemmo Castel Santa Maria fu pomo di discordia tra Camerino e Matelica (e non solo). Ancora oggi le pacifiche case sono tratte dalla triplice cerchia muraria a spirale, dall’esterno verso l’alto. Si tratta di intelaiatura medievale intatta, dal disegno chiaro e con precisi piani difensivi.

A. A. Bittarelli

Il nucleo fortificato di Castel Santa Maria (m. 539 s.l.m.),di notevole interesse storico, ambientale e paesaggistico, presenta ad una pianta circolare protetta da possenti mura di cinta e torrioni ed è menzionato negli archivi storici fin dal 1212. I Signori del luogo nel 1263 procedettero alla vendita dell’intero castello, al Comune di Matelica. L’impronta urbanistica è organizzata in tre cerchi concentrici separati da viuzze strette che portano, in sommità, ad una piazzetta su cui si trovano il maestoso ex palazzo comunale, la chiesa parrocchiale e molti edifici medioevali.

Lo sviluppo urbanistico del castello assomiglia a quello di Pievefavera e Appennino.
La torre, la rocca (ex palazzo comunale) e le successive cinte murarie si conservano insieme con la pusterla (angusta porta d’accesso ai camminamenti per le guardie di ronda nei castelli e nelle fortificazioni nascosta nelle mura, che poteva essere usata anche come uscita o ingresso di emergenza in caso di attacco o di assedio).
Le case vennero edificate su queste mura formando i gironi dell’abitato, completano lo schema le strette radiali di collegamento.
La porta del vecchio castello è stata abbattuta a metà del ‘900 per far transitare più agevolmente le auto.
Massimo Costantini consiglia che allo stato attuale un buon restauro in grado di togliere l’asfalto dalle stradine renderebbe questo borgo un luogo di attrazione anche per l’interessante dipinto del Boccati conservato nella parrocchiale.

1212

Il castello fu sottomesso da Matelica. I vecchi signori dovettero impegnarsi a vivere sul luogo, fare la guerra e pagare le tasse a Matelica, che in cambio offriva loro cittadinanza e protezione.

1228

Camerino riesce ad ottenere il castello di Santa Maria ma successivamente viene riconquistato da Matelica. Malgrado siano impegnati con le lotte con gli Svevi di Percivalle D’Oria fra il 1258 e il 1262 i camerinesi tentano di riconquistarlo ma senza successo.

1240

Nel privilegio del Cardinale Sinibaldo Fieschi per le franchigie comunali concesse ai camerinesi compare: ” Rocca Filiorum Tornaguerrae” (Massimo Costantini ipotizza si possa trattare di Castel Santa Maria).

1258

I conti di Castel S. Maria, Bucari e Tigno fanno accordi con Matelica, preludio di una futura cessione.

1260

Nel giugno del 1260 i matelicesi distruggono con l’assenso di Re Manfredi un fortilizio eretto cinque anni prima dai camerinesi sul colle di S. Maria dei Galli presso Brondoleto.
Raniero della Rocca (di Santa Lucia), podestà di Camerino, prende a sorpresa la rocca di Castel S. Maria e conduce a Sefro (dove erano rifugiati i camerti di parte guelfa) i conti Bucaro e Tigno.

1261

Corrado di Antiochia, vicario di Manfredi, venuto in soccorso di Matelica riconquista la rocca.

1263

I signori di Cluiano devono cedere ogni diritto su Castel Santa Maria a Matelica.
Il 2 novembre 1263 i matelicesi impongono la vendita del fortilizio a una serie di proprietari che avevano avuto il castello grazie a una serie di matrimoni e successioni.
Si tratta di 12 gruppi, ognuno dei quali rivendica una parte di pertinenze, giurisdizioni, vassalli, strade, fonti, montagne boschive e pascoli che si estendono dai monti di Somaregia fino al colle delle Pere e Monte Gemmo.
Matelica si impegna a conferire ai venditori cittadinanza e aree fabbricabile all’interno della città.

1282

Il 12 giugno 1282 i camerinesi tolgono a Matelica, per tradimento, Castel Santa Maria.

1292

Matelica riconquista di nuovo Castel Santa Maria con l’inganno corrompendo le guardie.

1293

Camerino lo riconquista e, completando la politica di espansione avvia l’edificazione di Castelraimondo.

1318

Camerino stabilisce definitivamente i propri confini sul Lapidoso.

1356

La “Descriptio Marchiae” del Cardinale Egidio Albornoz tra i castelli e le ville della città di Camerino elenca: “Castrum Sancte Marie”.
I recenti studi di E. Saracco Previdi hanno spostato questa data al 1363.

1429

Innanzi al vescovo i quattro figli di Rodolfo III da Varano si dividono a sorteggio amichevole il dominio di Camerino, Castel Santa Maria è assegnato a Berardo III.

1468

Il diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano cita: “Castrum Castrum Sancte Marie”.

1502

Nell’inventario borgesco del Ducato è nel “Terzero de Mezo” così segnalata “Castel S.ta Maria è murato ha fochi n. 123”.

Come raggiungerlo

Castel Santa Maria si trova ai piedi di Monte Gemmo.

Struttura

Fonte

http://www.valledelpensare.it/it/punto-di-interesse/poi/castel-santa-maria-20/

Bibliografia

Il Sistema di difesa dello Stato di Camerino – Massimo Costantini

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