Borgiano

ComuneCamerino (MC)
Periodoalmeno XII sec.
ClassificazioneCastrum
Altitudine
Posizionehttps://goo.gl/maps/n4cd9USH4TNuG9tX9

Storia

Borgiano entra nella storia col diploma di Sinibaldo Fieschi (1240) nel quale viene assegnato o riconosciuto al distretto di Camerino col suo nome latino Borianum e quello della sottofrazione di Borgianello (Borianellum). Apparteneva alla zona detta Summonti (sub montibus).

Il Lili e il Turchi riferiscono l’istrumento della spartizione della signoria varanesca tra i quattro figli di Rodolfo III (9 gennaio 1429) che assegnava il Castrum Borgiani a Piergentile.

Il priore di Borgiano ebbe l’onore di esser presente alle nozze di Giulio Cesare Da Varano con Giovanna Malatesta il 12 maggio 1451 nella rocca di Sentino. Qui i Da Varano avevano delle proprietà terriere. Il 10 aprile 1497 Giulio Cesare vendette per 13 fiorini a certo Giovanni Battista di Giovanni di Borgiano un casarino in lu castello de Borgiano presso le case della ecclesia de Santo Petro (a Borgianello?), lu muro del comuno, la via de (!) comuno, Francesco de Marte.

Secondo il resoconto del Clodio sullo stato di Camerino per gli anni 1501-1503, Borgiano contava 93 famiglie e pagava per la macelleria 3 fiorini e 40 soldi. Aveva un molino da olio che l’anno 1502 rese dodici quartarani ed ebbe dall’incaricato pontificio Antonio da Mantova sette coppe di grano in assegnazione al picchetto armato, che custodiva il castello, pari a 10 ducati e 80 soldi.

In un Ordine da tenersi ne la festa del glorioso martire Santo Venanzo a Camerino nel ‘500, la vigilia della solennità, il 17 maggio, Borgiano che apparteneva al terziero urbano di Sossanto, veniva al secondo posto dopo Castelraimondo con l’offerta di ceri da 3 libbre e mezza.

Antichissima era la chiesa priorale di S. Paolo sul luogo del castello, ricordata dalle Rationes Decimarum (1299-1300) al tempo del priore Bono con i canonici Pietro Bentevoli, Benvenuto di m° Salimbene, Bonaventura e Vagno, oltre al cappellano Ventura.

Nei primi anni del ‘500 la chiesa dipendeva dalla plebale di Pievefavera.

II 4 agosto dell’anno 1500 fu rogata a Camerino la composizione di una vertenza tra il Capitolo della Cattedrale ed il priore di Borgiano Biagio Piselli. Questi doveva a quel capitolo ogni anno al mese di agosto una soma boni vini (pensiamo alla vernaccia) per un censo e in riconoscimento di autorità, ma da alcuni anni si rifiutava di pagare il suo debito. Il vicario del vescovo di Camerino Fabrizio Da Varano, Pietro Paolo da S. Anatolia priore di S. Venanzio di Fabriano, risolse la questione ottenendo dal Piselli di impegnarsi a consegnare ogni anno la dovuta somma ed a pagare un’ammenda, per le annalità passate, di 3 fiorini.

Il 21 agosto 1572, durante la visita apostolica del vescovo De Lunel, priore di Borgiano era Porfirio di Antonio Avi di Camerino e la chiesa era rimasta con solo due canonicati dei quali erano investiti Francesco Angelozzi prevosto e Brunamonte Aspri canonico della cattedrale di Camerino e quivi residenti. La chiesa era servita dalla confraternita del Corpus Domini. L’anno dopo è ricordata anche la Compagnia del Rosario.

Nella sacra visita del vescovo De’ Buoi il 10 dicembre 1581 la chiesa «collegiata» aveva priore Giandomenico Cecchini, il quale pagava 20 lire di «spogli, galere e collette» al Capitolo della cattedrale di Camerino, mentre i nominati canonici percepivano il compenso di due some di grano. Della suppellettile sacra sono elencati solamente una croce (astile) d’argento, due candelieri di oricalco e un’icona con la Vergine e santi. Dell’altare di S. Maria era «rettore», o cappellano, un certo don Pietro Giuliodori residente in diocesi di Osimo. Quell’anno il castello di Borgiano contava 106 focolari con 460 anime.

Un secolo dopo, nel 1697, il priore Domenico Carnevali pagava al capitolo della cattedrale di Camerino la tassa di 26 paoli e mezzo.

Come raggiungerlo

Struttura

Fonte:
http://turismo.comune.serrapetrona.mc.it/alla-scoperta-del-comune/dintorni-di-serrapetrona/borgiano/

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