Comune | Castelraimondo (MC) |
Periodo | 1293 |
Classificazione | |
Altitudine | 307 m.s.l.m. |
Posizione | https://goo.gl/maps/13AHxRiviDHxWkXG7 |
Indice
Storia
La presenza dell’uomo nella zona è certificata da reperti archeologici del Mesolitico o Neolitico e d’origine romana, ma solo nei secoli del Basso Medioevo si hanno i primi documenti storici che attestano l’esistenza dell’Ospedale di Rotabella e della chiesa di San Bartolomeo, citati con certezza sin dal 1290. Lotte tra Guelfi e Ghibellini, tra Matelica, San Severino e Camerino, hanno favorito la fondazione del Castello di Raimondo, in un’area particolarmente interessante per il controllo dei traffici e delle popolazioni. Aspetti geografici favorevoli, la presenza dell’antico diverticolo della Flaminia e del fiume Potenza hanno incentivato la possibilità di sviluppo del primo nucleo castellano.
La data presumibile di costruzione del centro fortificato è compresa tra il 1311 e il 1318: Raimondo di Attone di Aspello (Francia), legato di papa Clemente V e Rettore della Marca, concede al capitano del Popolo e al signore di Camerino, Berardo di Gentile, la facoltà di edificare il Castrum Raymundi in prossimità del piano scaturito dalla confluenza del rio Lapidoso con il fiume Potenza. Il nucleo originario, strutturato con doppio fossato (1318), cinto da possenti mura e con ben undici torrioni, è senz’altro opera di grande ingegneria militare.
Scontri intestini per tutto il Rinascimento, terremoti tra il ‘700 e l’800 e risanamento edilizio dei primi decenni del ‘900 hanno cancellato l’intero impianto urbanistico.
1293
Risulta attestata la “hedificatio Castri Raymundi” dal Libro Rosso del Comune di Camerino.
1311
Dopo 18 anni dalla prima attestazione viene concessa a Raimondo da Aspello, Rettore della Marca di Ancona, l’autorizzazione a costruire e in suo onore il nuovo insediamento fortificato assume il nome di “Castrum Raymundi” (Archivio di Stato di Firenze “Carte di Urbino”).
1318
Viene ultimato il “cassero” dopo sette anni dall’inizio dell’edificazione di Castrum Raymundi.
1356
La “Descriptio Marchiae” del Cardinale Egidio Albornoz tra i castelli e le ville della città di Camerino elenca: “Castrum Raimundi” specificando che “Castri Raimundi, tenentur per filios domini Fidesmidi de Varano”.
I recenti studi di E. Saracco Previdi hanno spostato questa data al 1363.
1406
Il Castello è occupato da truppe, in parte da Sanseverino, Matelica e Fabriano, guidate da Carlo Malatesta, ma poco dopo è ripreso da Braccio Fortebraccio alleato dei da Varano.
1429
Innanzi al vescovo, i quattro figli di Rodolfo III da Varano si dividono a sorteggio amichevole il dominio di Camerino, Castelraimondo è assegnato a Giovanni II.
1433
Cade sotto il dominio di Francesco Sforza; nello stesso anno viene recuperato dal Piccinino con i camerinesi. Viene per questo bombardato dallo Sforza che lo distruggerà parzialmente.
1468
Nel diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano troviamo “Castrum Raymondi”
1502
Nell’inventario borgesco del Ducato è nel “Terzero de Subsancto” così segnalata “Castel Ramundo è castello murato et ha la torre ha fochi n. 59”.
1799
Dopo il terremoto viene abbattuta la torre cilindrica in cima al cassero perchè pericolante.
XX secolo
Il Cassero viene restaurato nel 1927 e nel 1978. Ulteriori lavori verrano eseguiti dopo il terremoto del 1997
Come raggiungerlo
Struttura
Fonti
https://www.corriereproposte.it/cosa-sapere/castelraimondo-la-storia.html
https://www.academia.edu/10156463/Appunti_di_storia_dell_arte_per_Castelraimondo
https://www.raoulpaciaroni.it/docs/castelraimondo.pdf
Bibliografia
Il Sistema di difesa dello Stato di Camerino – Massimo Costantini