Berardo I Da Varano

Nascita:
Morte: 1329
Consorte: Emma

Biografia

Berardo I da Varano (… – marzo 1329) è stato un condottiero e politico italiano, fu il secondo signore di Camerino.

Era figlio di Gentile I da Varano e di Alteruccia d’Altino. Morto il padre nel 1284, divenne signore di Camerino, che governò assieme al fratello Rodolfo sino al 1316.
Secondo lo storico Falaschi la carica ricoperta da Berardo poteva essere quella di protettore-fiduciario.

Di parte guelfa, partecipò nel 1288 ad una spedizione a favore di Perugia contro Foligno e, risultato vincitore, nel 1289 fu proclamato capitano del popolo della città. Ricoprì la stessa in altre importanti città: nel 1294 Pistoia, nel 1296 Firenze e nel 1297 Bologna. In questo anno passò al servizio di papa Bonifacio VIII. Eletto nel 1300 podestà di San Ginesio, conservò la carica per cinque volte. Fu inoltre podestà di Macerata nel 1316 e nel 1322 partecipò alla presa di Recanati, ma venne sconfitto dai ghibellini sotto le mura di Osimo. Nominato nel 1319 da papa Giovanni XXII marchese di Ancona, Berardo rappresentò per il Papato di Avignone l’uomo giusto per conservare i possedimenti dello Stato della Chiesa e divenne ricco e potente.

Accolse presso di sé il giurista e poeta Cino da Pistoia, divenuto un fedele guelfo.

Berardo I morì nel 1329.

Titoli

Signore di Camerino. Capitano del popolo di Perugia, Pistoia e Bologna. Podestà di San Ginesio e Macerata. Comandante dell’esercito ecclesiastico e conte di campagna.

Parentele e discedenza

Sposò una certa Emma (?-1336) ed ebbero tre figli:
Margherita, sposò Gentile Ruvolone
Gentile (?-1355), signore di Camerino
Gozzo, politico

Fatti degni di nota

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1288PerugiaFolignoCapitano g.leUmbriaAssedia Foligno;  costringe la città a stipulare un trattato di pace con i perugini l’anno seguente. In seguito a tale conflitto Camerino subisce l’interdetto da parte dello stato della Chiesa. Presto questo viene tolto.
1289/ 1291Camerino Perugia Foligno Capitano g.le MarcheE’ eletto capitano del popolo a Camerino città di cui otterrà per sé e per i suoi discendenti la cittadinanza onoraria. La località è coinvolta in alcuni conflitti con le città vicine. Il Varano  subisce   un interdetto da parte dello stato della Chiesa.  E’ inviato in soccorso dei perugini in lotta con i folignati. Nominato capitano generale assedia Foligno, costringe gli avversari a venire a patti. Il trattato è stipulato a Perugia.
1292UmbriaRicopre l’incarico di capitano del popolo a Perugia. Il papa che in precedenza  ha comminato l’interdetto a Camerino a causa della sua politica aggressiva ritira la pena spirituale alla cittadinanza.
1294ToscanaCapitano del popolo a Pistoia.
1296ToscanaCapitano del popolo a Firenze.
1297
…………EmiliaCapitano del popolo a Bologna.
…………ChiesaSempre nell’anno con l’assenso dei bolognesi perché il suo mandato non è scaduto passa al servizio del papa Bonifacio VIII.
1300MarcheE’ podestà di San Ginesio;  occupa tale incarico per un totale di cinque volte. Al servizio del papa Bonifacio VIII.
1304GuelfiGhibelliniMarche
1305MarchePromette agli abitanti di San Ginesio di mantenere nel castello un suo funzionario e di prendere un’abitazione nella città. Nello stesso anno il papa Clemente V trasporta la sede apostolica ad Avignone in Francia. La marca d’Ancona diviene da allora il teatro di una sanguinosa lotta tra guelfi e ghibellini. A renderla più feroce ed ostinata pullulano le sette tra le quali alcune abbracciano le opinioni degli antichi filosofi, altre quelle della mitologia pagana. Alcune popolazioni giungono ad adorare Priapo. Il Varano aderisce al partito guelfo.
1306
Lug.MarcheRicopre l’incarico di podestà a Macerata. Federico da Montefeltro scorre nel circondario effettuando un’incursione fin sulle porte della città. Il Varano esce dalle mura e mette in fuga l’avversario.
1316
…………ChiesaCapitano g.le MarcheDiviene nuovamente podestà di Macerata per conto dei pontifici. Il papa Giovanni XXII gli affida il comando dell’esercito.
Dic.Gli sono donati alcuni beni nel maceratese.
1318
Sett.ChiesaGhibelliniCapitano g.leMarcheIl rettore della Marca Amelio di Lautrec lo sceglie come capitano della taglia guelfa contro i ghibellini “Amici della Marca” ed il  Montefeltro.
1319MarcheIl papa Giovanni XXII lo nomina marchese della Marca e conte di Campagna. Si reca a Macerata e si scontra più volte con gli abitanto di Osimo e di Recanati.
1320
Sett.MarcheE’ sconfitto da osimani e recanatesi alla chiesa di San Salvatore presso Recanati. Tra i suoi uomini sono uccisi o catturati 200 cavalli e  1000 fanti.
1321E’ contattato dai perugini affinché operi con Giovanni di Chelle alla pacificazione di Nocera Umbra. Nell’anno ospita a Camerino Cino da Pistoia famoso per i suoi commenti sui codici.
1322
…………GuelfiGhibelliniMarcheAiuta Ferrandino Malatesta a recuperare Fano ai danni di Cesarello del Cassero. Gli ambasciatori di Perugia Pietro e Vinciolo di Vinciolo lo invitano a premere sui ghibellini di Gista perché desistano dallo scorrere il territorio di Nocera Umbra ed abbandonino il castello.
Mag.GuelfiGhibelliniUmbria e MarcheConquista Osimo e Recanati: la seconda città è data alle fiamme per l’accusa di idolatria.  Ne sono trucidati gli abitanti, anche i bambini in fasce.
1323MarcheE’ sconfitto dai ghibellini sotto le mura di Osimo.
1325
Mag.MarcheAssedia Osimo.  Giungono in soccorso degli abitanti fermani, fabrianesi ed altri ghibellini (500 cavalli e 3000 fanti). Il giorno seguente Mercenario da Monteverde assale sotto le mura di Osimo i suoi uomini che si sono dispersi nelle campagne vicine. Nelle sue file si registra la perdita di più 200 cavalli e più 1000 fanti tra morti e prigionieri.
1326
…………MarchePerde Rocca Contrada (Arcevia).
Nov.NapoliToscanaViene nominato dagli angioini loro vicario in Val d’Elsa.
1329
Mar.Muore. Sposa un’inglese, di nome Galatea appartenente alla casa reale.

Citazioni

“Per la sua prudenza e valore erasi acquistata gloria grandissima.” SAVINI
“Non fu mai sempre signore assoluto di Camerino; ebbe l’autorità che vi avevano prima di lui il padre e il fratello. Capo di parte, nulla si faceva senza il suo consenso, e non tralasciò mai alcun mezzo per fare trionfare la fazione guelfa, che era quella che lo rendeva ricco e potente.” TOZZI
“Il vero instauratore della signoria che cresce a tal potenza da essere oggetto di considerazione papale.” BASSETTI

Fonti

https://condottieridiventura.it/berardo-da-varano-guelfo/
https://it.wikipedia.org/wiki/Berardo_I_da_Varano

Bibliografia

La sala del palazzo de questi Varani – Fiorella Paino

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