Campolarzo

ComuneCamerino (MC)
PeriodoXIII secolo
ClassificazioneVilla con Rocca
Altitudine400 m.s.l.m.
Posizionehttps://goo.gl/maps/MYVJGBcEHjg4B9jB9

Storia

I Castelli di Pievefavera, Valcimarra, Bistocco e la Torre di Campolarzo formano un sistema difensivo unico.

In prossimità del Lago di Caccamo e lungo la strada provinciale che collega Caldarola a Camerino, si ergono i castelli di Pievefavera, Valcimarra e Bistocco.
Lungo la strada c’è il piccolo agglomerato di case di Valcimarra, nei cui pressi si trovano una torre di avvistamento a pianta quadrata ( sec. XIII ) che aveva la funzione di posto di segnalazione tra Campolarzo e Pievefavera. Fuori dall’abitato vale la pena visitare la piccola chiesa della Madonna del Sasso, sorta forse per il ritiro di qualche eremita, che nel sec. XIV ospitò una comunità femminile di penitenti francescane. Al suo interno sono presenti due affreschi del tardo quattrocento.
Si narra che nei pressi, si nasconda l’antro della Sibilla Cimmaria. Meno facile da raggiungere è il monastero di San Benedetto “saxi latronis”, di cui restano solamente imponenti rovine e di cui è visibile la grandiosa facciata in pietra e un ambiente con volte a botte ed archi a sesto acuto. In località Bistocco, della catena delle fortificazioni dei Varano, rimangono i ruderi di una torre di guardia dalla struttura circolare.

La torre di Valcimarra, faceva parte, insieme a quelle di Campolarzo e Bistocco, del sistema difensivo lungo la valle del Chienti realizzato dai Da Varano tra il XIII e il XIV secolo dopo che il Legato Pontificio, cardinale Sinibaldo Fieschi, col diploma del 27 gennaio 1240 aveva legittimato il potere diCamerino su quello che sarà il futuro Ducato. Nei pressi venne costruita, lungo la strada, anche una porta con arco. La torre era un avamposto del castello di Statte. Nel settembre del 1510 la cosiddetta Porta di Valcimarra fu demolita per il passaggio di Giulio II. Nell’inventario fatto redigere da Alessandro VI nel 1502 Valcimarra è villa (cioè insediamento non fortificato) e ha la torre senza castellano ma con un corpo di guardia (armati deputati). Dopo l’incameramento del Ducato di Camerino da parte dello Stato della Chiesa (1539) si assiste ad un netto regresso nelle funzioni militari del sistema difensivo medievale. Gli organismi isolati vennero ceduti in enfiteusi ad alcune famiglie (Pallotta, Bandini…) che li trasformarono in case coloniche o ville, mentre le strutture meno agibili, come la torre di Valcimarra, saranno ben presto abbandonate ad una fatiscenza irreversibile.

1240

Nel privilegio del Cardinale Sinibaldo Fieschi per le franchigie comunali concesse ai camerinesi compare: “Campularzum”.

1356/1363

La “Descriptio Marchiae” del Cardinale Egidio Albornoz tra i castelli e le rocche della città di Camerino elenca “Rocha Campolarci tenentur per filius Fidesimidi de Varano”

1468

Nel diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano troviamo: “Arcem Campolarcii” e “Vallis Cimara”.

1502

Nell’inventario borgesco del Ducato è nel “Terzero de Subsancto” così segnalate “Campolarzo ha la Roccha ha fochi n. 12”; “Vallamara è villa non paga foco e ha la Torre in sul passo”.

1515

Campolarzo figura fra le 13 rocche del contado di Camerino citate nella bolla di investitura di Leone X a Giovanni Maria da Varano.

1545

Dopo la rinuncia di Ottavio Farnese al ducato, lo stato di Camerino entra sotto il dominio della Chiesa e viene diviso in 100 comunità dipendenti da tre vicariati, Valcimarra è compresa tra le comunità del vicariato di Summonte.

“… superato il villaggio di Campolarzo, sulla cui sinistra sovrastano gli avanzi della sua antica rocca… attraversando una piccola prominenza nel terreno sulla quale si vede ancora una piccola costruzione rettangolare fiancheggiata da un torrione rotondo.
Questo sembra fosse un posto di guardia di confine situato tra due ponti, il secondo dei quali riportava la strada sulla sponda sinistra del fiume in faccia a Bistocco… prendendo verso Valcimarra s’incontra sulla sinistra, a poca altezza sopra la strada, una piccola torre semidiruta, che difendeva le così dette “Porte di Valcimarra”, demolite nel secondo XVI in occasione del passaggio di Papa Giulio II…”

R. Romani

Come raggiungerlo

Struttura

Fonti

http://www.luoghidelsilenzio.it/marche/07_castelli/03_macerata/00084/index.htm
http://www.avventuramarche.it/dettaglio_scheda.asp?id_scheda=225
http://turismo.comune.caldarola.mc.it/alla-scoperta-del-comune/la-visita/

Bibliografia

Il Sistema di difesa dello Stato di Camerino – Massimo Costantini

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