Comune | Camporotondo di Fiastrone (MC) |
Periodo | XI sec. |
Classificazione | Castrum |
Altitudine | 335 m.s.l.m. |
Posizione | https://goo.gl/maps/4cSx9rVhQX16hKtR8 |
Indice
Storia
La prima notizia relativa al castrum (centro abitato circondato da mura che abitualmente si traduce con “castello”) è del 1147, ma si conoscono altri riferimenti per il 1166, 1195 e 1198. Nell’area circostante verso Cessapalombo – Caldarola e in direzione di Belforte i possessi in epoca vicina al Mille erano di pertinenza, rispettivamente, dei monasteri di S.Clemente di Casauria (Pescara) e di Farfa (Rieti).
Nulla si sa per Camporotondo, ma è probabile che la formazione del paese si debba all’azione del vescovo di Camerino e degli abitanti dei vici, in pratica i villaggi, del territorio intorno all’attuale castello (se ne può trovare eco e indiretta conferma nella suddivisione quadripartita di Bognagni, Calvenaria (Calvenano), Carrufa, Calcaria). Il castrum, autonomamente organizzato in Comune, aveva i propri statuti che oggi noi possediamo nelle redazioni del XIV secolo e del 1475 (entrambe trascritte e pubblicate da Dante Cecchi).
Fu, inoltre, costantemente oggetto di pretese da parte, soprattutto, di Camerino, nei cui confronti Camporotondo seppe conservare una propria, seppure limitata, sovranità, come attesta la sua prerogativa di “terra raccomandata”, cioè affidata a Camerino e tutelata da questa Città. Le origini più antiche del luogo, comunque, possono retrodatarsi ad epoca precedente il Medioevo, come ci attestano i toponimi di Ventiliano e di Carufo (anche Garufo-Garufa) e i resti di laterizi d’età romana trovati presso la chiesa omonima, tuttora esistente nel vocabolo suddetto.
1147
L’abate di Chiaravalle di Fiastra rilascia quietanza al prevosto della chiesa di S. Pietro in San Ginesio, fra i testimoni troviamo: “domino Petro de Campo Rotundo”.
1166
Compare come teste un “Acto da Campurutundu”; possono essere queste le prime notizie riferite al castello di Camporotondo.
1240
Pur non essendo nominato nel privilegio del Cardinale Sinibaldo Fieschi per le franchigie comunali concesse ai camerinesi, Camporotondo, leggendo i confini, ne è sicuramente compreso.
1247
Troviamo un non meglio identificato Andrea “notario de Camporotundo”.
XIII secolo
Nella seconda metà di questo secolo, tra i castra spettanti alla Chiesa e occupati dai camerinesi, troviamo Camporotondo.
1291 o 1293
In questo anno Tolentino attacca i castelli di Camporotondo, Belforte e Serrapetrona
1356
La “Descriptio Marchiae” del Cardinale Egidio Albornoz troviamo “Infrascripte sunt castra Romane Ecclesie que detentur occupata per Camerinenses: Castrum Campirotundi”.
I recenti studi di E. Saracco Previdi hanno spostato questa data al 1363.
1380
Da una convenzione del 6 giugno 1380 fra i da Varano e sei capitani di brigata della compagnia di San Giorgio, tra le terre dei signori di Camerino è registrato il “Castrum Camporotundi”.
1388
A dicembre di questo anno Smiduccio di S. Ginesio con la forza delle armi e l’astuzia “cepit Camporotundum castrum Camerini comitatus” e lo consegna al saccheggio dei soldati.
1436
Francesco Sforza tenta la conquista di Camerino, i fanti di Fermo muovendo da San Ginesio occupano “castrum Campi Rotundi comitatus Camerini”; di lì a poco vi sarà l’accordo fra lo Sforza e Camerino, i fermani dovranno ritirarsi e pagare una pesante multa.
1446
Elisabetta Malatesta da Varano viene definita “gubernatrice et protettrice pro Sancta Romana Ecclesia dicti Castri Campirotundi…”.
1447
Il 10 luglio 1447 il legato pontificio nella Marca, Filippo di Bologna, ingiunge ai camerinesi di cessare entro tre giorni ogni obbedienza ai da Varano come persone scomunicate per aver essi usurpato alla Sede apostolica i castelli di S. Anatolia, Serrapetrona e Camporotondo.
1455
Il comune di Camporotondo chiama i magistri Martino Gallicus e Lorenzo del castello di Giove per la fabbricazione di merli, varie fonti attestano la presenza di maestranze lombarde. Le operazioni militari dello Sforza nella Marca hanno sicuramente causato distruzioni.
1468
Nel diploma di investitura di Paolo II a Giulio Cesare da Varano troviamo: “Castrum Camporotundi”.
1502
Nell’inventario borgesco del Ducato si fa riferimento a “XIII terre raccomandate” fra le quali dovrebbe esserci anche Camporotondo.
1563
Gli “Statuti Populi Civitatis Camerini” nominano Camporotondo fra le terre raccomandate; la dipendenza di questo castello a Camerino durerà fino all’epoca napoleonica.
1588
Domenico Ansovini di Montalto e Ansovino di Rainaldo di Col di Pietra affermano che da giovani più volte avevano assistito alla cerimonia di presentazione de “le tazze il giorno di S. Venanzo” e che dopo Santa Natoglia, “la prima chiamata come luogo magiore e più degno” seguiva la comunità di Camporotondo
1655
Nella relazione sullo stato di Camerino scritta dal governatore Casanate, Camporotondo è compreso tra le quattro terre raccomandate che godevano di una parvenza di autonomia, insieme a S. Anatolia, Serrapetrona e Sefro.
Come raggiungerlo
Struttura
Fonte
https://www.corriereproposte.it/cosa-sapere/camporotondo-di-fiastrone-la-storia.html
http://www.lostatodellecose.com/portfolios/camporotondo-di-fiastrone/
https://www.mondimedievali.net/Castelli/Marche/macerata/provincia000.htm#fiastron
Bibliografia
Il Sistema di difesa dello Stato di Camerino – Massimo Costantini